Coordinamento Nazionale MEF

VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALLO SCIOPERO

Sono tanti i colleghi che stanno lamentando il ritardo con il quale il MEF dirama ai lavoratori le comunicazioni riguardanti la proclamazione degli scioperi generali indetti dalle varie OO.SS. nel comparto funzioni centrali.

In particolare, ci sono stati evidenziati i ritardi delle comunicazioni riguardanti gli ultimi e recenti scioperi generali di tutti i settori pubblici e privati che l’Associazione sindacale F.I.S.I. – Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali ha indetto, come reso noto dalla segreteria generale della stessa F.I.S.I., per la seguente motivazione: “lo sciopero trova solida motivazione nella difesa dei valori costituzionali minacciati dai gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori. Riguarderà nella loro totalità, i lavoratori soggetti ad obbligo di vaccino e di certificazione verde pubblici e privati”.

Effettivamente, abbiamo avuto modo di verificare che la comunicazione della prima proclamazione dello sciopero indetto dalla F.I.S.I., dal 15 ottobre 2021 al 20 ottobre 2021, è arrivata ai lavoratori solo in data 14 ottobre 2021, pur avendo l’Amministrazione ricevuto l’informativa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica il 5 ottobre 2021. (Nota n. DFP-0065695-P).

La seconda proclamazione, invece, riguardante il periodo dal 21 al 31 ottobre 2021, in continuità con lo sciopero precedente indetto dalla medesima Associazione, è stata diramata al personale quando lo sciopero era già in corso, ovvero in data 25 ottobre u.s..

Questa O.S. si riserva di fare degli approfondimenti per escludere che tali ritardi possano scaturire dalla volontà di neutralizzare il diritto dei lavoratori ad esercitare lo sciopero ovvero renderlo nullo.

Nessun obbligo di comunicare l’adesione preventiva allo sciopero

Inoltre, c’è da evidenziare che ci sono stati segnalati casi in cui i lavoratori sono stati invitati, a volte obbligati, a comunicare preventivamente l’adesione allo sciopero.

Su questo punto, si ritiene opportuno evidenziare che, salvo esigenze funzionali e organizzative dell’Amministrazione legate ai “servizi pubblici essenziali”, per i quali vige apposita regolamentazione, ad oggi, come riconosciuto da diverse pronunce giurisprudenziali, non esiste alcuna norma suprema che imponga l’obbligo di comunicare l’adesione preventiva allo sciopero e, quindi,di doversi giustificare.

Anzi, il richiedere l’adesione preventiva e/o la giustificazione è illegittimo perché, oltre a costituire condotta antisindacale, neutralizza il diritto allo sciopero dei lavoratori.

Sul punto, la Corte di Appello di Milano, con Sentenza n. 447/2016 pubbl. il 30/03/2016 RG n. 1409/2015, ha sentenziato che “una volta proclamata l’astensione dal lavoro non vi era alcun obbligo da parte dei lavoratori di comunicare espressamente al datore che la loro assenza era conseguente alla adesione alla stessa; al contrario era ravvisabile un onere di comunicazione nel caso in cui l’assenza fosse stata determinata da altra ragione, per esempio una malattia, così da evitare la trattenuta retributiva”.

Il Cruscotto degli scioperi del pubblico impiego
In ogni caso, segnaliamo ai lavoratori che volessero avere maggiori informazioni sugli scioperi proclamati la possibilità di consultare il Cruscotto degli scioperi del pubblico impiego del Dipartimento della Funzione, cliccando QUI.

Un cordiale saluto a tutti da Michele Tedone – Coordinatore Nazionale UGL Funzione Pubblica del MEF.

michele.tedone@uglfunzionepubblica.it

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