Segreteria Nazionale

RIENTRO SI, MA IN SICUREZZA, CONSULTANDO GLI RLS E RISPETTANDO LE RELAZIONI SINDACALI.

RICHIESTO L'ANNULLAMENTO DELLA NOTA N. 123478 DEL 29 OTTOBRE 2021

Con nota inviata in data odierna ai vertici amministrativi e politici del MEF e, per conoscenza, al Ministro per la pubblica amministrazione, la Segreteria Nazionale dell’UGL Funzione Pubblica ha chiesto l’annullamento, in autotutela, della nota n. 123478 del 29 ottobre 2021 con la quale, facendo seguito alla precedente nota n. 116954 del 15 ottobre 2021, il MEF ha disposto il rientro “in presenza” dei lavoratori e ha fornito indicazioni operative sul “lavoro agile”.

Le motivazioni sono le seguenti:

1. Violazione del D.Lgs. n. 81/2008 di norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro:

a) Mancato aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, in violazione dell’art. 18, comma 1, lett. z, del D.lgs. 81/2008 – Sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro (art. 55, comma 5, lettera d);

b) Mancata consultazione dei Responsabili dei lavoratori per la sicurezza (RLS), in violazione art. 50, comma 1, lett. b, del D.Lgs. 81/2008 – Sanzione prevista: ammenda penale da 2.000 a 4.000 euro (art. 55, comma 5, lettera e).

La norma prevede che il RLS deve essere “consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva”.

Il Modello di organizzazione e gestione attuato dal MEF per il rientro dei lavoratori “in presenza”, senza aver consultato gli RLS, non assicura alcuna “efficacia esimente ai fini della responsabilità amministrativa” (art. 30 del D,Lgs. n. 81/2008).

La UGL FP ha chiesto copia del “verbale di avvenuta consultazione” dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

In assenza, ha chiesto di provvedere tempestivamente, in autotutela, all’immediata sospensione della nota prot. n. 123478 del 29 ottobre 2021.

In difetto, segnalerà i fatti agli Organi di vigilanza.

c) Mancata contrattazione collettiva integrativa con i sindacati titolari della contrattazione integrativa di sede territoriale e con la RSU, in violazione art. 7, comma 4, comma 6, lett. k, e comma 7 del CCNL 2016 – 2018.

Le “misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro” sono tra le materie oggetto di contrattazione integrativa di sede territoriale e di RSU.

L’emanazione di provvedimenti senza aver consultato preliminarmente questi soggetti rappresenta una grave violazione di una norma del contratto collettivo che pone in essere un comportamento antisindacale.

Attenzione! Le disposizioni previste dall’art. 7 del C.C.N.L. 2016 – 2018, dovranno essere rispettate in ogni Struttura centrale e territoriale del Ministero dell’economia e delle finanze.

Nella nota inviata, UGL Funzione Pubblica ha denunciato l’inintelligibile decisione, presa, senza cognizione di causa, sul numero massimo di giornate lavorative mensili che si potranno svolgere in modalità “agile” (max 6 o 8), nonché la totale incuranza e assenza di rispetto nei confronti dei lavoratori, ma anche dei Dirigenti, ai quali è stato chiesto di attuare le nuove modalità organizzative per il rientro “in presenza” dei lavoratori nel rispetto delle misure sanitarie vigenti di contenimento del rischio di contagio da Covid-19 e di contrasto al fenomeno epidemiologico, adottate dalle competenti autorità e dall’Amministrazione stessa.

In questo modo, tutte le responsabilità datoriali in ambito sia lavoristico sia penalistico sono state fatte ricadere sui singoli Dirigenti di ogni unità organizzativa.

Nella nota, altresì, abbiamo spiegato che i Datori di lavoro/Dirigenti per la sicurezza responsabili delle sedi del MEF, in caso di necessità, hanno la possibilità di adeguare, con propria determina, le misure da recepire alle specifiche esigenze logistiche e organizzative della sede di cui sono titolari, incluso quella di derogare alla prestazione “in presenza” come elemento prevalente, qualora si riscontrasse un sovraffollamento che in questo momento rappresenterebbe ancora un fattore di rischio e che, precauzionalmente, non varrebbe la pena correre.

Per finire, la UGL FP rivolge invito a tutte le OO.SS. rappresentative ad intraprendere unite, insieme alle OO.SS. non rappresentative,  ogni azione necessaria per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. 

Invitiamo i lavoratori che volessero sostenere questa azione, a scrivere a: mef@uglfunzionepubblica.it

Il Coordinamento Nazionale UGL Funzione Pubblica

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